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Trasformare l’obbligo burocratico della sorveglianza sanitaria in una occasione fruttuosa per lo sviluppo di attività di formazione, informazione, accrescimento delle conoscenze in campo sanitario capaci di riverberare i propri effetti non solo sui lavoratori ma su una platea ben più ampia che comprende tutti i loro contatti.

A questo punta il Protocollo di Intesa tra la Società Italiana di Medicina del Lavoro (SIML), Farmindustria e Assogenerici siglato oggi a Roma, in occasione del convegno Healthcare e diversity Management. Il primo protocollo con il quale la SIML dà seguito a quello già sottoscritto il 14 febbraio con il dicastero di Lungotevere Ripa sul miglioramento dello stato di salute dei lavoratori.

La ratio dell’operazione consiste nell’utilizzare uno strumento già a disposizione delle aziende per favorire politiche di prevenzione e informazione sulla salute. La collaborazione con i medici del lavoro consentirà infatti, d’intesa con le Aziende, di promuovere, anche in ulteriori momenti rispetto agli obblighi di sorveglianza sanitaria, attività che vanno dall’informazione e prevenzione delle malattie croniche o dell’antibiotico resistenza alla promozione dell’adesione alle attività di screening, passando per la formazione su corretti stili di vita e corretto utilizzo dei medicinali.

Formare su questi temi i 66 mila addetti del comparto farmaceutico nazionale significa circolarizzare messaggi sui corretti stili di vita che raggiungeranno almeno 200 mila persone, solo considerando i famigliari. E il meccanismo può espandersi a macchia d'olio se questa la best practice sarà fatta propria da tutti i comparti,  attivando i 12 milioni di contatti che i medici del lavoro hanno con i lavoratori di tutti i settori.